Pensieri e Parole di una di una Mamma (bis) Principiante

mercoledì 14 ottobre 2015

DAL PASSATO, VERSO IL FUTURO


Scrivo da quando ho imparato a tenere una penna in mano e ho sempre tenuto un diario, sin dalle elementari. Purtroppo i più vecchi non li ho più, il primo che ho conservato è stato quello della seconda media e da li non mi sono più fermata. 
Ho riempito una Smemoranda (o simili) ogni anno, per anni.

Poi mi sono fermata.

Nel periodo dell'università ero così presa dallo studio da non dedicare più spazio alla scrittura. In compenso ho letto tantissimo e mi sono scambiata un sacco di mail chilometriche con le mie amiche lontane. Le ho tutte, nei miei vari backup e dovrei andarle a cercare.

Ma i diari sono i diari.

Poi è arrivato il blog, e meno male perchè avere la mia vita scritta mi permetterà di tenerne memoria e traccia e di poter passare ai miei figli, se vorranno leggerla, la mia storia e anche la loro.

Ieri ho scartabellato tra le agende degli anni passati.
Così, per sfogliarle un po' e "guardare le figure", sono coloratissime.
Leggerle tutte sarebbe un'impresa perchè credo di avere un volume di parole maggiore di Ken Follet...

E ho trovato un tema.
L'ho scritto alla fine della quinta superiore, era un compito in classe di italiano. 

E l'ho conservato.

Sarà che avevo preso un bell'otto con tanto di complimenti della prof.
Sarà che l'ho scritto al PC e non a mano, cosa ai tempi inusuale (si parla del 1994).

Ve lo scrivo qui perchè, rileggendolo, mi ha emozionato. Soprattutto con il senno di poi, sapendo come sono andate le cose.
Si vede che è scritto da una ragazzina di 18 anni, lo stile è semplice e il contenuto carico dei sogni e delle speranze che si possono avere a quell'età.

Quello che mi ha colpito è rileggere me stessa a distanza di 20 anni e passa e leggere delle cose che potrei scrivere adesso.

Ve lo ricopio fedelmente

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30 maggio 1994

Piove, e il tempo rispecchia perfettamente il mio stato d'animo di questa ultima settimana di maggio, di questi ultimi giorni che sto trascorrendo in questa scuola meravigliosa.

Sono passati ormai cinque anni da quando quella bambina con i capelli lunghi e gli occhiali sul naso varcava il cancello di questo grande istituto verde e bianco che le incuteva tanto timore.

Voglio voltarmi indietro, ora, e riflettere profondamente sulle esperienze che ho avuto in questi anni, perchè non mi sono mai fermata a pensare realmente a quello che mi ha dato questo periodo della mia vita passato qui.

Ho cercato dentro di me le emozioni che ho provato quando, per la prima volta, mi sono trovata a dover affrontare un mondo nuovo, che non conoscevo affatto, lontana da casa e dalla sicurezza di trovare un volto amico, sola. Ho cercato quella timidezza che avevo nel parlare con i nuovi compagni, la paura di sbagliare ogni cosa, l'insicurezza nell'affrontare ogni piccola prova quotidiana: è restato ben poco di quello che ero allora.

Mi sono guardata allo specchio e ho visto una persona diversa, più matura, sicura e responsabile, più posata e meno impulsiva.
Ho visto un cambiamento radicale, stupefacente, che non mi ero resa conto di aver fatto.

Questa nuova persona si è formata giorno per giorno, con piccoli cambiamenti frutto delle esperienze positive e negative avute in questi anni a scuola e a casa.

La parte sociale della mia personalità si è evoluta grazie ai rapporti con i compagni e i professori: un'amica troppo chiacchierona mi ha insegnato ad essere più prudente, un amico sensibile mi ha insegnato a non essere brusca, una professoressa un po' permalosa mi ha insegnato ad essere più diplomatica....

Tutto questo mi servirà nella vita, perchè la scuola è un piccolo spaccato della società e come tale ci insegna non solo la teoria dei libri, ma a vivere nel miglior modo possibile con noi stessi e a convivere e interagire con gli altri.

Questa scuola, poi, mi ha dato la cosa più bella in cui potessi sperare: l'Amicizia.
So che non si può semplificare utilizzando questo termine, infatti non lo avevo mai usato fino ad ora.
Durante gli altri anni di scuola ho avuto dei compagni di classe molto simpatici e disponibili ma molti di loro, per me, erano solo conoscenti.
In questo ultimo anno, invece, ho scoperto e rafforzato con alcuni di loro un rapporto che, penso, ritroverò difficilmente in futuro con altre persone.

Purtroppo avrei voluto che questo accadesse già durante gli anni precedenti, ma non posso lamentarmi perchè molte persone non trovano la vera Amicizia nemmeno durante tutto l'arco della loro vita.

Voglio essere realista: sono perfettamente consapevole che dopo la fine della scuola i rapporti non saranno gli stessi e che perderò di vista molte persone, ma nulla dura per sempre e avrò comunque un ricordo meraviglioso di tutti, anche di chi mi ha fatto male perchè, comunque, mi ha insegnato qualche cosa.

Mentre penso a queste cose, adesso, mi vengono le lacrime agli occhi e so che è una cosa stupida, ma mi sono resa conto di essermi davvero affezionata a tante persone che forse perderò per strada: i "magnifici 7", come si fanno chiamare loro, o "i ragazzi" come li chiamo io, ovvero i 7 ragazzi della classe, ognuno con il proprio carattere, ognuno fatto a modo suo, con i loro problemi e tanta voglia di divertirsi (meno di studiare, ovviamente). Tutti timidi e teneri, in fondo, anche se si farebbero tagliare la mano destra piuttosto che ammetterlo; a volte un po' buffi, anche se non se ne rendono conto e si sentono dei gran fighi.
E poi "le ragazze", noi 5. Su di noi ci sarebbe da scrivere un libro fatto di segreti, confidenze, pianti, risate a crepapelle, notti passate a studiare, pomeriggi a dare ripetizione ai "ragazzi" per non permettere che non spicchino con noi il Grande Salto verso la vita vera.

Voglio bene a tutti loro e mi mancheranno.

E alla fine...mi sono affezionata anche ai professori, nonostante qualcuno lo abbia anche odiato.

Ancora pochi giorni, da vivere intensamente, poi la Maturità.
E dopo...tutti seguiranno la loro strada, scelta o imposta dalla vita. Fra di noi ci saranno commercialisti, casalinghe, pizzaioli, sindacalisti, giornalisti, mantenuti e anche poeti o attori...forse, un giorno, tutti mamme e papà e tutto questo farà parte dei ricordi più belli e unici.

Varcheremo tutti dei nuovi cancelli, da soli, e tutti avremo timore delle nuove prove che ci aspettano, ma sono sicura che ognuno di noi penserà a quando le prove le affrontavamo insieme e avremo tutti un po' più di coraggio.

Addio ragazzi, anzi, arrivederci fuori dalla scuola.

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Epilogo
Ottobre 2015

Di quel gruppo non si è perso nessuno, tranne un ragazzo che è morto.
Molti vivono lontani, chi in altre regioni, chi in altri stati o addirittura continenti.
Siamo tutti genitori e sulle professioni non mi sono sbagliata più di tanto.

E davvero quegli anni sono tra i ricordi più belli della nostra vita. La spensieratezza e l'incoscienza a fare da padrone.
Ci siam guardati crescere e diventare adulti negli anni più importanti e formativi della vita e questo non si potrà ripetere con nessuno.

Ora abbiamo un gruppo su wapp, siamo tutti amici su FB e abbiamo un gruppo chiuso, ci vediamo più o meno una volta l'anno o quasi.

Ieri, oltre al tema, ho trovato anche il mio vecchio libretto delle assenze con la foto. L'ho pubblicato sul gruppo di FB. Da lì è partita una serie di commenti, poi proposte per una cena a breve, per poi scoprire che sotto Natale in molti saranno qui (da Singapore, Germania, Sud Italia e varie).

E allora cena sia!
Arrivederci ragazzi!
A prestissimo!





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